PROVERBI di Aprile, curiosità

Proverbi di Aprile, curiosità

Un cordiale saluto da Emil Pentangelo e benvenuti in questo nuovo aggiornamento.

Ecco i detti di Aprile, quelli più famosi e non.

Aprile una goccia o un fontanile.

D’aprile piove per gli uomini e di maggio per le bestie.

Se piove il 4 aprilante, quaranta giorni di durante.

Fidarsi alla buona stagione d’aprile, è come fare i conti innanzi l’oste.

Aprile temperato non è mai ingrato.

La nebbia di marzo non fa male, ma quella d’aprile toglie il pane e il vino.

D’aprile ogni goccia un barile.

Marzo alido, aprile umido.

Aprile, ogni giorno un barile.

D’aprile non ti scoprire.

Aprile, non t’alleggerire.

April, apriletto, un dì freddo un dì caldetto.

Chi pon cavolo d’aprile, tutto l’anno se ne ride.

Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore.

Aprile carciofaio, maggio ciliegiaio.

L’acqua d’aprile, il bue ingrassa, il porco uccide, e la pecora se ne ride.

Quando si bagnano le Palme, si bagnano anche l’ova.

Se non piove sull’ulivo, piove sull’ova.

A San Marco (25 aprile) il baco a processione.

San Marco evangelista, maggio alla vista.

Marzo asciutto e aprile bagnato, beato il villano che ha seminato.

La vite che viene potata in aprile, lascia svuotato ogni barile.

Se vuoi cocomeri grossi come un barile, piantali il primo giovedì d’Aprile.

Quando tuona d’Aprile buon segno per il barile.

Aprile piovoso, maggio ventoso, anno fruttuoso.

Quarto dì d’april brillante, quaranta dì durante.

Alte o basse nell’aprile son le pasque.

Aprile aprilone, non mi farai por giù il pelliccione.

Aprile e conti per lo più son traditori.

D’aprile, va il villano e il gentile.

Aprile, esce la vecchia dal covile; e la giovane non vuole uscire.

Aprile cava (o esce) la vecchia dal covile.

Aprile e Maggio son la chiave di tutto l’anno.

Gli uomini sono aprile quando fanno all’amore, dicembre quando hanno sposato.

Aprile, dolce dormire.

Aprile suol esser cattivo da principio o al fine.

Se piove di venerdì santo, piove maggio tutto quanto.

Palma molle, Pasqua asciutta; Palma asciutta, Pasqua molle.

Al canto del cuculo (10 aprile) e a S. Marco (25 aprile) il tempo diventa pazzo.

La prim’acqua d’aprile vale un carro d’oro con tutto l’assile.

La neve di gennaio diventa sale, e quella d’aprile farina.

Quando San Giorgio (23 aprile), viene in Pasqua, per il mondo c’è gran burrasca.
San Panfilo (28 aprile) è ortolano: se non piove oggi piove domani.

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