Un cordiale saluto da Emil Pentangelo.
Nonostante i modelli siano ancora molto discordanti fra di loro, si considera il modello europeo per analizzare questa ondata di freddo.
Questo richiamo di aria più fredda, direttamente da Nord avviene perché in sede atlantica c’ è la presenza di un timido bloccco, che non permette di esaltare la mitezza, almeno in un primo momento.
Nel weekend atteso un forte calo termico, grazie a queste correnti nord settentrionali la quota neve scenderà sensibilmente.
All’ ingresso di questa ondata di freddo, le precipitazioni saranno esigue perché questo tipo di aria è molto secca, ma impattando con le tiepide acque Adriatiche si potranno sviluppare addensamenti.
Tutto dipenderà dal mare Adriatico, in quanto sarà lui il vero protagonista per decretare l’ intensità delle precipitazioni.
Nella mappa si prova ad individuare una quota neve che necessita di tante conferme.
Regioni maggiormente coinvolte saranno Puglia, Molise e Abruzzo meridionale, grazie alla loro posizione geografica godranno del pieno effetto che il mare Adriatico produrrà.
Nelle regioni citate nevicate che arriveranno fino al piano, impossibile ad ora identificare un parziale accumulo.
Regioni parzialmente coinvolte saranno Campania, Basilicata e Calabria.
Inoltre dagli ultimi aggiornamenti si evince la possibilità di avere un minimo sul Tirreno, che permetterà eventuali nevicate a quote basse su Lazio, Toscana e Campania.
Cosa ci aspetta?
Dunque, inverno che proverà a bussare al centro-sud, nei prossimi aggiornamenti ulteriori informazioni in merito.
La situazione in tutto ciò potrà sia migliorare oppure peggiorerà, dipenderà dai modelli che usciranno prossimamente, per avere una previsione con maggiore affidabilità attendere almeno 24/48 ore prima di un eventuale evento.
La previsione a breve termine non solo risulta più probabile ma ha lo scopo di rendere la pagina più attendibile e precisa.
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